Sport

01/03/2020

Un bel 4-5-1 per salvarsi

Autore: Alberico Barattieri

E siamo a 6 sconfitte consecutive. Ora le cose si fanno veramente difficili e le statistiche sono preoccupanti, visto che i precedenti con questi numeri hanno portato alla retrocessione. Ma, come molti, mi chiedo come sia possibile che una rosa praticamente uguale all'anno passato non riesca ad esprimere una frazione di quella voglia e cattiveria agonistica che abbiamo visto fino a giugno 2019.

Evidentemente, a parte l'invecchiamento di alcuni giocatori chiave come Ansaldi, de Silvestri e Rincon, la questione è di testa. Lo si è visto ieri a Napoli dove, al di là della buona volontà che non voglio mettere in discussione, si sono visti errori macroscopici e una mancanza di fiducia nei propri mezzi imbarazzante. Come interpretare altrimenti l'incapacità di fare tre passaggi di fila, lo sparacchiare palloni lontano senza alcun costrutto, il nervosismo espresso più volte verso il compagno che non viene in appoggio, il pressing fatto da due o tre elementi lasciati soli dagli altri, la incapacità di fare un azione in velocità ed il continuo passare la palla indietro alla ricerca di un giro palla sterile ed inutile?

Certo, fisicamente siamo lenti, sempre in ritardo sulle seconde palle e spesso fuori posizione, anche se rispetto ad un mese fa, pur con un ritmo da vecchio diesel, non c'è più quel crollo fisico dopo il trentesimo minuto di gioco.

Per mia fortuna non sono Longo, ma ci sono alcuni giocatori che proprio non riescono a giocare come sanno. Lasciamo stare Baselli che oltre ad essere al rientro dopo 2 mesi di assenza si è anche fatto male dopo pochi minuti. Lasciamo stare Zaza che sembra sempre un corpo estraneo quando gioca con Belotti. Ma Ansaldi che colleziona una serie di errori che non sono ammissibili da un giocatore della sua esperienza. Idem Rincon che si fa uccellare sul secondo gol. O Izzo che alterna inutili lanci di 40 metri con il mancato appoggio a De Silvestri in fase di possesso (che infatti ad un certo punto lo cazzia duramente). Ed ancora N'kolou, e mi spiace doverlo dire, che sembra giochi controvoglia, al punto da non chiedere il fallo subìto da Milik nell'azione del primo gol (netto; basta riguardare le immagini: Milik sposta con un braccio N'kolou che era sulla traiettoria del pallone). Come se ormai fossero rassegnati al peggio e non aspettino altro che la fine della stagione per mettere in atto un "liberi tutti" che azzererà nuovamente il "progetto", se mai è esistito.

Note positive? Poche. Sirigu, uno che a fine anno, giustamente, ci dirà ciao, ma che per ora non molla. Bremer, che è stato l'unico dei difensori a giocare aggressivo e con frequenti anticipi (per poi restare come un fesso, senza compagni a cui appoggiare il pallone). Lukic che da vituperato centrocampista senza inventiva, ieri ha dimostrato di saper fare bene la mezz'ala, sempre con la testa alta, senza sprecare palloni e con frequenti rincorse per tamponare i buchi della difesa. Un po' poco per salvarsi. 

Come se ne esce? 

A mio modestissimo parere (una volta c'era chi mi chiamava Trapattieri) l'organico attuale non può supportare due punte pure. Forse neanche la difesa a tre. Per cui credo che si possa pensare ad un 4-5-1 in cui tra i 5 di centrocampo ci siano degli elementi in grado di offendere. Ecco quindi come vedo io lo schieramento che immagino più compatto e combattivo:

Portiere: Sirigu. Linea difensiva da destra a sinistra: Izzo (De Silvestri se serve una antiaerea maggiore), N'kolou, Lyanco, Bremer (Djidji). Centrocampo: Ola Aina (Edera), Rincon, Berenguer (Baselli), Lukic, Ansaldi (Verdi). Punta: Belotti.

E che Dio ce la mandi buona!


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